Agli incontri di studio in collaborazione con alcuni docenti dell'Università di Salerno e di Roma sul tema del
divenire delle arti, sono seguiti workshop sui temi delle immagini per i Vj set e sui metodi creativi legati all'inconscio, inoltre performance e veri e propri interventi di street art con
Sten e Lex sulle facciate del Rialto Sant'Ambrogio nel ghetto, e poi sulla facciata principale del Teatro.
É superfluo ricordare che Sten, il geniale e misterioso personaggio che rende i muri delle città più belli con la sua iconografia rigorosa, dai toni espressionisti e pop, ha ultimamente avuto riconoscimenti dalla cultura 'istituzionale' anche attraverso mostre personali.
Per quanto riguarda il capitolo musica, alla sperimentazione
elettronica si è associata la proiezione delle produzioni audiovisive anche in tempo reale.
La serata conclusiva ha visto infine l'esibizione degli Underdog, gruppo rock-pogressive con forti influenze Brechtiane. La loro originale 'psicoterapia', frullato di musiche e stili, si concretizza nella voce della cantante Basia Wis'niewska e nel basso di Diego Pandiscia.
Interessante il progetto dei
ZO-loft sul tema del nomadismo urbano. Giovani architetti e designer hanno cercato di sviluppare la loro ricerca sui temi del
dinamismo, della mobilità in relazione allo spazio urbano, presentando Wheelly, rifugio portatile per homeless e senzatetto integrato ad un
carrello per le esigenze di trasporto. Riciclabile, leggero, modulabile, potrebbe costituire una soluzione transitoria e creativa per le associazioni no-profit o del sociale ai problemi dei senzatetto.
Dinamismo, arte urbana sono i temi di Box, festival che mira a trasformare e disturbare la percezione dell'arte nello spazio delle città, innescando un meccanismo che mette in pratica una diversa idea di fruizione e creazione artistica.
di Dario Ameruso
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