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JOE BONAMASSA – The ballad of John Henry

JOE BONAMASSA – The ballad of John Henry

La title-track diventa quindi un pezzo hard-rock-blues con la parte centrale che ricorda (soprattutto gli archi) la più famosa ‘Kashmir’ targata Zeppelin e l’assolo di gran qualità.

Stesso discorso per ‘Last kiss’ e per la più compiuta e interessante ‘Story of Quarryman’, pezzi dove la ritmica basilare è tutto e il martellamento della chitarra costante.

Come parentesi alla velocità ci sono i blues lenti d’atmosfera ‘Stop’ e la dilatatissima ‘The great Flood’ che consente alla chitarra di mettersi in mostra ma più sotterraneamente e i fiati che corrono a dar manforte.

Interessante la parentesi dobro dal taglio ‘cinematografico’ di ‘From the valley’.

La presenza di alcune cover convince a tratti. Non convince soprattutto la ‘Jockey Full of Bourbon’ di Tom Waits che rispetto all’originale risulta essere davvero imbarazzante, mentre il pezzo Tony joe White che chiude l’album ‘As the crow flies’ risolleva le sorti di un album, che nonostante la qualità e il forte carattere ritmico sembra in certi momenti come spoglio e viziato da un suono lievemente ossessivo.

Insomma un lavoro forse di passaggio, che segna in parte il confine per una nuova fase musicale (il successivo album ‘Black-Rock’), ma che risulta essere poco meditato tenendo conto sempre del fatto che il chitarrista Joe Bonamassa è uno dei migliori in circolazione.

di Dario Ameruso


JOE BONAMASSA 'The ballad of john Henry' su YouTube
19 maggio 2010
Approfondimenti
http://www.jbonamassa.com/
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