La Rowling fa affacciare il suo lettore in un universo che si apre come un meraviglioso disegno multicolor, che pian piano prende forma e volume, nel quale noi ricadiamo leggiadri, come su un soffice profumato cuscino di piume, riempiendoci gli occhi dei riflessi iridescenti, ma a volte tenebrosi delle sue fantastiche invenzioni letterarie. Le Fiabe di Beda il Bardo vengono infatti rappresentate come un vero e proprio libro tramandato di generazione in generazione attraverso i secoli, ripreso e rivalutato come uno dei libri più importanti della tradizione magica, come fosse un antico classico intramontabile. Ogni fiaba viene completata e arricchita dai commenti di uno dei pezzi grossi della realtà magica, Mago e Stregone Capo del Wizengamot,nonché preside eccellente della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, il Professor Albus Percival Wulfric Brian Silente. Il momento della stesura di commenti e note di Silente, si intreccia con la storia del succitato Potter, permettendo al lettore malinconico di rituffarsi in quel mondo magico che sembra aver dovuto mettere da parte, almeno fino all’arrivo della nuova strabiliante invenzione di questa scrittrice tanto intuitiva quanto creativa, che ha allietato negli ultimi 10 anni il tempo libero di milioni di lettori, avvicinando alla lettura bambini, ragazzi e adulti più di quanto potessero fare i “veri classici intramontabili” della fantasia o dell’avventura ai quali siamo legati, almeno nominalmente, dalle tradizioni o dalla scuola. La cosa che colpisce piacevolmente di questo simpatico progetto della Rowling è la scelta di devolvere i diritti d’autore al Children’s High Level Group, che opera per aiutare i bambini bisognosi, difendere i loro diritti e migliorare le loro vite disagiate. E' bello immaginare accanto al sorriso o allo stupore di chi legge, i visi sollevati e spensierati di altri bimbi aiutati grazie a questa nobile iniziativa.