La mia vagina era il mio villaggio...il campo d'acqua rosa tenero...Non più
C'è qualcosa fra le mie gambe. Non so cos'è. Non so dov'è. Io non tocco. Non ora. Non più.
Non più da allora...
Non da quando sogno che c'è un animale morto cucito là sotto con grossa lenza nera.
E il cattivo odore dell'animale morto non si riesce a togliere.
Non l'avete avuto mai. Un dolore così, intendo.
Cercate comunque il dolore più grande che avete avuto. Moltiplicatelo per infinito.
E avrete uno stupro.
Non da quando i soldati mi infilarono dentro un lungo e grosso fucile. Così freddp, con quella canna d'acciaio che annienta il cuore. Non so se faranno fuoco o se lo spingeranno su, attraverso il mio cervello impazzito.
Sei uomini, mostruosi dottori con maschere nere mi ficcano dentro anche bottiglie, bastoni, un manico di scopa...
Campi di stupro. Bosnia: quasi 50 mila donne stuprate durante la guerra in Bosnia-Erzegovina negli anni fra il 1992 e il 1995.
Birmania: 600 donne della minoranza etnica Shan stuprate. Sono gli anni dal 1996 al 2001. Congo: 200 mila donne violentate dall'inizio della guerra civile, nel 1998, ad oggi.
Zimbabwe: 70 mila stupri negli ultimi 10 anni. 20 bambini abusati al giorno. Le potenziali vittime che uno stupratore raggiunge sono circa 250 prima che la legge lo raggiunga. C'è tempo.
In Nicaragua muoiono ogni giorno decine di donne. Perché al danno - lo stupro - si unisce la beffa: dal luglio 2008 è in vigore una legge che impedisce l'aborto e lo condanna con pene detentive. I figli dello stupro hanno diritto di nascere. Le madri stuprate non hanno diritti e basta.
Le 260 mila rifugiate in Ciad del Darfur combattono ogni giorno contro le violenze subite fuori dai campi di raccolta e addirittura all'interno dei campi, come fa notare Tawanda Hondora, vicedirettore del Programma Africa di Amnesty International in uno degli utlimi rapporti per l'organizzazione.
Non solo guerra. La bestialità non ha bisogno di nascondersi dietro una divisa.
Non è ancora stimato il numero delle violenze sessuali subite da ragazzine e donne di Haiti a seguito della tragedia che ha colpito l'isola il 12 gennaio 2010.
Il rapporto di Amnesty International dice “ altissimo il numero degli stupri e delle molestie subite dalle donne dei campi d'accoglienza . Pesantissimo il silenzio ”.
E' del marzo 2010 la pubblicazione di un appello firmato da centinaia di donne di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia per chiedere l'inasprimento delle pene a contro lo stupro e le altre forme di violenza sessuale che rimangono impunite nella penisola scandinava, malgrado la denuncia, grazie a leggi troppo blande che non tutelano la donna che sopravvive allo stupro.
Amnesty International aveva riferito di questi casi in un rapporto del 2008 dall'eloquente titolo “ Il caso è chiuso: stupro e diritti umani nei paesi scandinavi “. Caso chiuso.
Stupro. Non ho parole per descriverlo, perché io non lo so. E' possibile trovare le parole per descrivere cosa si pensa a riguardo. E' impossibile trovarle per descrivere cosa si sente. C'è chi lo sa. E il prezzo da pagare per raccontarlo è la vita stessa. Il ricordo che non smette.
Ho sentito la pelle strapparsi e fare rumori striduli da limone strizzato, da quando un pezzo della mia vagina s'è staccato .
Hanno fatto a turno per sette giorni con quella puzza di escrementi e hanno lasciato il loro lurido sperma dentro di me.
Sono diventata un fiume di veleno e di pus e tutti i raccolti sono morti e anche i pesci
Era il mio villaggio. La mia vagina era il mio villaggio.
Io vivo in un altro posto, adesso...
Lo stupro è un'arma da guerra potentissima. Un'arma di distruzione di massa. Ha costo zero, sceglie vittime inermi. Lascia poche possibilità alla vittima di restare in vita. Nel corpo ma soprattutto nell'anima. E' quasi impossibile ottenere giustizia, avere il coraggio per ammettere che il proprio corpo è stato violato, ripetutamente, in modi dolorosi e osceni.
Annienta la dignità, il pudore. Distrugge legami e sogni. Spezza qualsiasi tipo di volontà alla reazione, alla rinascita. Lo stupro è un orgasmo velenoso. Che genera mostri.
I casi totali di stupro denunciati nel mondo nel 2009 sono quasi 250 mila. E questo numero, malgrado sia altissismo, lascia intuire quanti siano gli stupri non denunciati.
Nel marzo 2003, a Sarajevo, un gruppo di donne ha fondato l'associazione Zena Zrtva Rata (Donne vittime della guerra), con lo scopo di riunire tutte le donne vittime di stupri e torture.
Un bisogno di giustizia. Per rinascere servirà un'altra vita.
di Veronica Turiello