Multiversi roundbox
Una piaga silente

Una piaga silente

(23 aprile 2009) Catene Invisibili

A volte si può essere vittime di un reato e nello stesso tempo vittime di un “etichettamento sociale” negativo che porta ad essere, alla fine, vittime di se stessi.
Era il caso, fino a pochi anni fa (o forse lo è ancora?), delle vittime della violenza sessuale.
E' il caso delle vittime di usura.

La donna violentata è stata considerata per decenni una donnina facile che ha provocato il suo aggressore e, quindi, meno meritevole di comprensione e di tutela per quel che ha subito. Allo stesso modo, la vittima dell'usura trova attorno a sé un clima di biasimo, considerata causa del suo stesso male, complice del suo aguzzino: perchè ha scelto di rivolgersi all'usuraio, consapevole di quali fossero le condizioni. L'usura è per questo un reato al quale la “coscienza collettiva” non attribuisce un disvalore sociale rilevante. Per la maggior parte delle persone, l'usuraio è una sorta di imprenditore che sfrutta bene il proprio capitale, andando incontro ad una richiesta del “mercato” cui i soggetti preposti (gli istituti di credito) non fanno fronte. Il clichè dell'usuraio “sentire, perché un errore di valutazione non deve diventare un marchio indelebile.


di Doriana Vencia

 © Multiversi Project 
Di link in link verso l'approfondimento
Contattaci
Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, si dichiara che Multiversi.info
non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto
viene aggiornato a intervalli non regolari.